Tai Ji Quan (Scuola del Maestro Li Rong Wei)

Il Tai Ji Quan appartiene a quelle discipline note con il nome di “arti marziali interne”. E’il più diffuso stile di Kung Fu nel mondo, praticato in Cina quotidianamente per preservare il corpo dalle malattie e mantenersi giovani.

La storia del Tai ji Quan, risulta essere controversa e complessa per la presenza di vari e numerosi stili praticati e insegnati nel corso dei secoli dai Grandi Maestri Cinesi. L’influenza dei Maestri ha creato nel corso della storia, stili differenti, tutti comunque conosciuti con il nome di Tai Ji Quan anche se solo somiglianti tra loro.

Ciò che è certo, è che il Tai Ji Quan, contiene al suo interno un numero variabile di movimenti e posizioni nei quali sono riconoscibili i principi base delle tecniche Kung Fu e di difesa personale.

Oltre ad essere uno dei più praticati stili di Kung Fu, ha avuto in Cina un grande seguito perché, pur mantenendo un carattere marziale di fondo, enfatizza la morbidezza di esecuzione delle forme, la continuità e la circolarità dei movimenti.
Il Tai Ji Quan, diffusamente praticato in Cina e molto conosciuto anche in Occidente, trae le sue origini dalle arti marziali
I diversi stili di Tai Ji Quan praticati sono : Chen, Yang, Sun, Wu ed altri ancora.Lo stile più conosciuto è lo Yang dove il forte riferimento alle applicazioni pratiche in esso contenute, sono nascoste dietro alla fluidità e lentezza dei movimenti, che nella realtà marziale hanno invece carattere di esplosività e rapidità per cogliere l’avversario di sorpresa.

Nella Forma 24, si susseguono azioni Qin'na come: leve articolari, proiezioni, bloccaggi, colpi con le mani e calci di vario tipo. La forza dell'avversario, secondo la strategia marziale, è sempre un elemento da usare a proprio favore.

L’antico e leggendario Maestro Chang San Feng comprese che in un combattimento la morbidezza e la flessibilità espressi in movimenti circolari e continui, possono vincere sulla forza e sulla durezza dei movimenti rettilinei e diretti.

Però, nell’insieme il Tai Ji Quan non è solo una “forma” che ha radici marziali, ma è soprattutto una vera e propria arte, frutto di intenso studio e applicazione.

Le sue posizioni (13,24,81,103) viste in successione, disegnano una vera e propria mappa di movimenti uniti da un tracciato, non casuale, ma da porre in relazione con le direzioni degli Otto trigrammi dell’I-Ching.

La Scuola del Tai Ji Quan del Maestro Li Rong Wei, si basa sui principi fondamentali della respirazione addominale e della morbidezza dei movimenti, eseguiti lentamente secondo linee curve e circolari, come se ci si muovesse tenendo una piccola sfera tra le mani, a nostra volta all’interno di una sfera più grande. Le gambe morbide e salde nello stesso tempo, devono sempre accompagnare il passaggio del peso, con moto progressivo e continuo, seguendo il ciclo delle fasi della respirazione. L’inspirazione accompagna la preparazione del movimento mentre l’espirazione accompagna il suo sviluppo sino alla completa esecuzione.

Lo studio del Qi Gong risulta quindi propedeutico e necessario per cogliere l'aspetto energetico delle Forme di Tai Ji Quan e quello delle applicazioni marziali in esso contenute. L'esecuzione della forma senza applicazione dei principi energetici legati alla respirazione addominale e al flusso di energia nei Meridiani, diventa difatti più associabile a una comune ginnastica dolce.

Se ben eseguita la Forma 24 del Tai Ji Quan, oltre che a rappresentare un utile momento di concentrazione e di meditazione dinamica, arriva a promuove il corretto flusso del (Qi), rafforzando il sistema immunitario (corpo e mente in una comune strategia di difesa nei confronti dell’ambiente) migliorando la circolazione sanguigna, le funzioni vitali ed endocrine dell'organismo.

La forma 24 del Maestro Li Rong Wei ha origini antiche; legata alle sue tradizioni familiari, conserva una grande coerenza con le applicazioni pratiche, riflesso del suo prestigioso bagaglio tecnico nell’ambito delle arti marziali in Cina.

Le lezioni svolte, consistono nell’apprendimento iniziale dei movimenti e nell‘assimilazione delle singole posizioni, per lavorare poi con maggiore attenzione aii pesi e al sincronismo delle azioni, sino ad acquisire piena consapevolezza di ogni movimento che compone la Forma.

La parte finale, la più importante prevede il lavoro di integrazione dei 24 movimenti con la respirazione, coinvolgendo i tre centri energetici del corpo, i 3 Dantian: quello Superiore, quello Medio e quello Inferiore (Shang Dantian, Zhong Dantian, Xia Dantian).